Sky, Moscon brilla sul Tourmalet: “Sono in forma, ora obiettivo tricolore; non penso di dovermi ricostruire un’immagine”
Gianni Moscon torna a brillare e alla Route du Sud 2017 sfoggia una grande prestazione sul Tourmalet. Secondo alle spalle di Pierre Rolland, il portacolori del Team Sky ha smaltito la delusione dello stop forzato ed ora è focalizzato sui prossimi obiettivi. “Sono contento della mia condizione – commenta sulle pagine della Gazzetta dello Sport – Ho perso da un signor corridore come Rolland e in salita siamo andati fortissimo. Ho preso vento, ho speso energie: è stata durissima, ma le sensazioni sono ottime”.
Il trentino ha un chiodo fisso ed è la maglia tricolore. Domenica prossima tenterà il colpaccio, conscio di poter contare sul supporto dell’intera squadra. “Sono quello più in forma – spiega – È una corsa adatta a me ed è più dura rispetto all’anno scorso quando arrivai quinto. È un mio obiettivo”. Un titolo italiano gli permetterebbe di guardare con maggior fiducia ad un finale di stagione importante, nel quale avrà la possibilità di esordire in un Grande Giro, la Vuelta a Espana, con un occhio ai mondiali di Bergen.
Resta ancora qualche strascico dopo il caso degli insulti razzisti, tuttavia Moscon sembra aver già voltato pagina. “Non ho molto da dire. Io mi sento a posto con la coscienza: ho accettato la punizione, mi sono preso il mio riposo – conclude – Non ho ucciso nessuno e le accuse non erano neanche del tutto fondate. Ma preferisco non parlarne più. Dai colleghi ho sempre avuto sostegno, sapevano che era stata una cosa ridicola. E sulle strade anche ieri c’era gente che mi incitava. No, non penso di dovermi ricostruire un’immagine. Chi mi vuole bene ha capito, chi non mi vuole bene ne ha approfittato per attaccarmi”.
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